Autore disco: |
The Terminals |
Etichetta: |
Last Visible Dog (USA) |
Link: |
www.lastvisibledog.com |
Formato: |
CO |
Anno di Pubblicazione: |
2007 |
Titoli: |
1) Vertigo 2) Undertows 3) Green Eyes 4) Different Air 5) Last days Of The Sun 6) Blue Moon 7) Creepers 8) Whichever Way She Runs 9) Premonitions 10) Crown Of Teeth 11) In Your Mind 12) I Saw My Ghost |
Durata: |
58:41 |
Con: |
John Chrisstoffels, Steven Cogle, Brian Crook, Mick Elborado, Peter Stapleton, Maryrose Crook, Nicole Moffat |
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I Terminals sono un gruppo storico neozelandese e vengono considerati fra i padri della penetrazione neo-garage in quel paese. Non conosco la loro precedente produzione, e comunque onore al merito, ma questo disco proprio non mi piace. In apertura una voce profonda, che può ricordare Johnny Cash come Stuart Staples, si cimenta in una ballata piuttosto ordinaria, banale e addirittura ruffiana (Vertigo). Il secondo brano (Undertows) è condotto su un ritmo più incalzante, comunque niente di particolarmente selvaggio, ma la voce mostra ancor di più le sue carenze energetiche, e il tutto finisce con lo scivolare in un`epica da mausoleo. Il leitmotiv dei due brani iniziali si ripresenta in tutto il disco: da una parte ballatone (a volte vagamente doorsiane) come Blue Moon, Whichever Way She Runs e I Saw My Ghost che scorrono troppo incolori per coinvolgere emotivamente e dall`altra brani più veloci come Creepers, Green Eyes e In Your Mind che sono assolutamente privi di mordente e finiscono con il fare semplicemente solletico. Magari nel 1985 (o giù di lì) questo disco mi sarebbe anche potuto piacere, ma 20 anni son tanti... purtroppo il `tempo delle mele` è destinato a passare e il voler mantenere intatta la verginità , sia da parte di chi suona sia da parte di chi sta ad ascoltare, appare un po` ridicolo, tanto che si finisce inevitabilmente per fare la figura dei vecchi parrucconi (vero grinderNick?). “Last Days Of The Sun” è un disco che sembra non avere senso all`interno del catalogo Last Visible Dog, inutile che lo dica, ma forse il senso sta proprio in una carenza di selettività da parte del marchio di Providence.
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